venerdì 10 aprile 2009

Un pomeriggio di chiacchere e sesso tra mia moglie e il suo amante

Ieri, Giovedì, è venuto a casa nostra Andrea. Vi voglio raccontare come sono andate le cose.
Messalina era sul divano insieme ad Andrea. Io mi trovavo su una vicina poltrona. Messalina, vestita in modo sexy e provocante, accarezzava l’interno delle gambe di Andrea e, di tanto in tanto, gli sfiorava palesemente la patta già gonfia. Con l’altra mano, Messalina beveva un soft drink insieme ad Andrea, che io avevo appena portato ai due. Ah, dimenticavo ma ormai lo avrete capito, Messalina è mia moglie.
- Sei curioso di sapere come mai, io che sono sposata con Luca – e indicò me – passi il mio tempo scopando con te …
- Devo ammettere di essere un po’ curioso della cosa … io non capisco bene
- Beh, se hai un attimo posso spiegarti come sono andate le cose. Mi sono sposata con Luca che ero ancora giovane, una bambina … e non avevo una vera esperienza di uomini. Credevo di amarlo, anzi no, a dire il vero avevo capito che non mi interessava veramente. Però era un bravo ragazzo e mi sembrava adatto per me, per farmi una famiglia, per i miei, per tante cose insomma, ma non provavo nessun interesse per lui.
- Ah! Però! – si stupì Andrea – e lui sapeva questo?
- No, poverino. Lui mi amava … anzi mi ama ancora! E così ci siamo sposati. Solo che, insomma, qualcosa mancava. Per diverso tempo ho cercato di fare finta io. Ma dopo un po’ non ne potevo più. Insomma, non avevo proprio voglia di fare l’amore con lui. Non lo desideravo e non avevo mai voglia di essere presa da lui.
- E lui?
- E lui portava pazienza … è sempre stato paziente. E poi se anche lui si trovava qualcun’altra da scopare … beh … io facevo finta di niente … a patto che non si esagerasse con i sentimenti.
- Ma a lui bastava? E a te?
- No … purtroppo a lui non bastava. Continuava a rompermi le scatole con la passione, con la storia importante, con il fatto che lui voleva vivere tutto con me e non con altre che non gli importavano … due palle …
- Beh, non era scorretto con te. Insomma che cosa è successo?
- Beh, a un certo punto non lo volevo proprio più. E non desideravo nemmeno nessun altro. E, allo stesso tempo, lui si è messo a insistere perché io frequentassi altri e trovassi quel piacere che con lui io sembravo non trovare.
- E ti sei messa con me?
- No, siamo ancora a diversi anni fa. Era un periodaccio. Lavoravo lontano da casa ed ero sempre stanca. Insomma non avevo voglia di guadarmi intorno. Volevo solo essere lasciata in pace. Ma a lui questa “pace” non piaceva. Continuava a dire che era come essere morti in anticipo. E’ sempre esagerato!
- E quindi?
- Beh, bisogna anche dire che io ero un po’ inibita. Da un lato l’educazione che avevo avuto e il rapporto infelicissimo con mia madre mi avevano spinta a spegnere ogni desiderio di piacere per il mio corpo. E poi anche il fatto di tanti anni di matrimonio con un uomo che non mi piaceva e i rapporti con lui non avevano certo aumentato il mio desiderio.
- Una situazione disperata! Che cosa ha riacceso i sopiti ardori?
- Beh, a quel punto è successo qualcosa di inaspettato, che per ora non dirò. Diciamo però che in conseguenza di questo fatto ho cominciato a essere più aperta. Mi sono rimessa a parlare con Luca: di me, di quello che (non) provavo per lui, di quello che mi poteva piacere. E, in poco tempo, mi sono accorta di essere una donna e di poter desiderare un uomo come piaceva a me.
- Luca?
- Ma figurati! Lui non mi è mai piaciuto. Però lui mi ama e io ero affezionata a lui. Inoltre lui mi aveva detto di accettare questo stato di cose. Ho cominciato ad avere una storia con un uomo molto bello che tu non hai mai conosciuto. Luca è stato molto comprensivo. Mi teneva i bambini. Mi copriva con i suoceri. Tutto insomma, purché io potessi godere insieme a lui.
- Un marito perfetto!
- Lo so che è strano, però lui mi ha spiegato che si è reso conto di amarmi e di non poter vivere senza che io provassi desiderio e passione. Se lui non poteva darmi queste cose, poteva però permettere e, anzi!, aiutarmi a trovarle con altri.
- Capisco il suo punto di vista, ma non sarei in grado di assumerlo …
- Adesso basta parlare di queste cose … pensiamo a goderci il momento piuttosto …
Così dicendo, Messalina, si avvicinò ad Andrea e lo baciò profondamente in bocca. Le loro lingue si intrecciarono mentre la mano di lui corse ai seni di lei. Lei gli aprì i pantaloni e gli tirò fuori il membro già parecchio ingrossato. Poi iniziò a succhiargli la cappella e, nel frattempo, con la mano lo segava.
- Io lo adoro il tuo cazzo! Per me è meraviglioso. È il mio signore e padrone. Gli faccio di tutto e gli lascio fare di tutto.
E detto così si rituffò sul suo membro, ormai completamente duro, e continuò, a occhi chiusi a succhiarlo appassionatamente. La sua testa saliva e scendeva, mentre Andrea la guardava godendosi il momento e le sue labbra.
Andrea guardò verso di me e mi disse senza tanti complimenti:
- Ti piace vedere Messalina che me lo prende in bocca? Cornuto? Pensa a quando le godrò dentro il culo
Provai un brivido di gelosia e di eccitazione a quelle parole e quello che preannunciavano. Intanto la fellatio di mia moglie continuava e Andrea si mise a tenerle la testa con le mani e muovendo il bacino la stava brutalmente scopando in bocca. Vedevo che ai lati delle sue labbra si erano formati due piccoli rivoli di saliva che lei non riusciva più a controllare. Intanto lui le pompava il membro con forza crescente. Quando sentì che stava per venire lo sfilò e le ordinò di leccargli le palle, non voleva venire subito.
- Leccami le palle, troia, fammele riempire per bene, che voglio venirti dentro …
Intanto lei si era spogliata completamente e, adesso, tutta nuda, sembrava veramente la sua schiava. Io guardavo senza potermi neppure masturbare, perché a lei non piace che io mi tocchi mentre scopa con altri. Io so che lei adora farsi vedere da me, mentre si fa un po’ umiliare dai suoi amanti. Farmi vedere quanto è sottomessa e docile con loro e quanto, invece, è arrogante e superba con me. Andrea doveva avermi letto nel pensiero perché disse
- Guarda come è bagnata a pensare a me. È proprio la mia cagnetta docile e ubbidiente. Seguici in camera da letto e forse te la faccio leccare dopo averla riempita tutta.
Io so che Andrea non pensa veramente queste cose di lei, o forse sì, non ne sono così sicuro. Comunque Andrea condusse Messalina nella nostra camera da letta e qui la mise a gambe aperte. Si spogliò e iniziò a scoparla alla pecorina. Il suo cazzo era completamente dentro di lei e io potevo vedere il bacino di lui spingersi sempre di più dentro la sua fighetta. Il suo cazzo era lucido di umori vaginali di lei.
- Ahhhh! Come lo sento dentro di me! Ahhhha
Gemeva mia moglie
- Ahhhh, cornuto, vieni qua, guarda come mi tromba, leccagli il culo mentre mi scopa, voglio che glielo fai diventare ancora più duro! Cornuto!
Mi vergognavo un po’, e poi non sono gay, ma lasciarmi umiliare in quel modo faceva parte del gioco. Mi avvicinai alle natiche di Andrea e mi misi a leccargli il culo. Che cosa poteva esserci di più umiliante di leccare il culo all’amante della propria moglie. La cosa doveva eccitare terribilmente Messalina perché venne dopo pochi istanti dall’inizio della mia ennesima umiliazione.
Dopo una lunga scopata, Andrea le ha sborrato in fica. Lo conosciamo bene. Ci fidiamo. Quello che mi ha colpito di più è stata l’intimità con la quale lei ha accompagnato l’orgasmo di lui. Sentendo che le stava per venire dentro, Messalina ha cominciato a baciarlo in bocca, a spingerlo dentro di sé, finché lui non ha avuto un lungo orgasmo dentro di lei.
Appena lui si è sfilato, come al solito, sono stato messo al mio posto: ovvero a leccare e pulire la sua vagina. Un dovere che ormai compio ciecamente. Devo ammettere che mi eccita giungere subito dopo il piacere di un altro a questo incontro ravvicinato con la vagina di mia moglie. Scoprire le sue pareti arrossate, immaginare quell’amplesso a cui ho assistito e che si è appena concluso. Consumare e gustare gli umori della mia amata insieme a quelli del suo amante. Lasciarmi offendere e umiliare da entrambi mentre consumo il loro piacere.

Nessun commento: