sabato 11 aprile 2009

Qualche preliminare

Sabato di Pasqua. Ieri pomeriggio sul tardi.
Messalina era bellissima e si stava vestendo e preparando per l’incontro della sera. Sarebbe venuto a casa nostra Mauro, un ragazzo che a Messalina piaceva molto. Messalina era quasi nuda, si stava truccando con indosso solo il reggiseno di pizzo che mi aveva chiesto di comprarle proprio per quella sera con Mauro. Ai piedi aveva già le schiave con l’alto tacco di sughero che la slanciavano ancora di più. Quanto a me, sapevo benissimo di non suscitare il minimo interesse in lei. Ma ormai ero rassegnato a non poter essere un maschio che lei desiderasse. Ero almeno contento di essere stato inserito quale suo assistente nei suoi incontri e di essere tenuto al corrente delle sue relazioni.
Messalina si stava truccando allo specchio. Si capiva che truccarsi per il suo amante la eccitava e le provocava piacere. Io la guardavo con desiderio; un desiderio che non trovava mai soddisfazione, infatti a lei dava persino fastidio che io le parlassi della mia voglia di lei. Guardavo le sue gambe, la sua pelle leggermente coperta di nei e di efelidi, i suoi capelli neri, la sua schiena forte e regolare, i suoi fianchi così femminili e così tonici. Lei si accorse del mio sguardo. Senza smettere di truccarsi la sentii chiamarmi:
- Cornuto! Vieni qui, scommetto che ti piacerebbe aiutarmi mentre mi trucco …
Con una mano si allargò leggermente le natiche.
- sono un po’ eccitata all’idea di Maurizio … lo sai che a lui piace mettermelo nel buchino … ed è così grosso … vieni qui, inginocchiati dietro il mio culo e inizia a leccarmi il buchino, voglio che mi prepari, leccaculo cornuto!
Mi avvicinai subito, mi inginocchiai dietro di lei e scostandole con entrambe le mani le natiche, avvicinai la mia lingua a quel buchino così desiderabile. Cominciai a leccarle il forellino prima con delicatezza e poi, sentendo la sua mano spingermi con decisione, con maggiore foga, spingendo la mia lingua sempre di più dentro di lei. Non potevo fare a meno di pensare che, tra pochi minuti, la mia lingua sarebbe stata sostituita da un membro maschile duro e prepotente che sarebbe salito in profondità dentro il corpo di Messalina dandole e prendendole un piacere che io potevo solo sognare.
- mmmmh – gemeva lei – fammi ammorbidire per il cazzo del mio stallone, cornuto … fammi aprire per bene … mmmmmh
Sentimmo squillare il campanello. Messalina mi scostò bruscamente. Mi allontanò con un calcio sapientemente dato nei miei coglioni.
- Presto, cornuto! Sta arrivando Mauro! Vai a riceverlo mentre io finisco di prepararmi.
Mi precipitai con i coglioni doloranti per il calcio alla porta.
Il nostro weekend era iniziato ...

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