mercoledì 7 aprile 2010

La chiave del suo piacere ...

La chiave dell’eccitazione di mia moglie, la mia regina Messalina, è l’umiliazione. Mia ovviamente. E anche la frustrazione erotica. Sempre mia, e sempre ovviamente.
Ieri sera, per esempio, mentre parlava con i suoi due amici, venuti a trovarla (e a scoparla), dovevo stare a quattro zampe, per terra nuda, e fare da poggia piedi per tutti loro. Mentre ero in quella posizione, in silenzio, e li sentivo ridere, scherzare, toccarsi, a un certo punto Messalina mi ordina di girarmi in modo da guardarla. Io mi giro, sempre a quattro zampe, quando mi vedo piantare in faccia la suola della sua scarpa. Fortunatamente è un paio di schiave che non mette quasi mai fuori, ma sempre suola di scarpe si tratta.
- Lecca verme, facci vedere la tua abiezione
Io lecco, cosa altro potrei fare. La mia lingua scivola sulla superficie ruvida della sua suola.
- È proprio un marito cornuto – Dice uno dei due, un certo Francesco.
- È proprio un coglione! – chiosa l’altro
Intanto, fino a ulteriori indicazioni, io continuo a leccare. Colgo una espressione di grande soddisfazione in Messalina. Sono contento: la sto facendo eccitare.
Non le basta. Mentre lecco ecco che improvvisamente quella scarpa che stavo adorando mi dà un deciso calcio in faccia.
- Girati coglione! Fammi vedere l’altra tua faccia!
Io lo faccio. Questa volta è il mio culo (la mia altra faccia) a conoscere da vicino le scarpe di mia moglie. Prima mi sodomizza con il tacco. Mi fa male. Il bordo non è curvo e la punta è quadrata. Mi lamento … forse troppo per i gusti di Messalina. Si arrabbia. Mi comincio a preoccupare.
Mi fa stendere a pancia in giù sul pavimento. Sono completamente per terra. Mi sento veramente un verme. Sembra una cosa banale, ma provate a essere completamente a terra, nudi, circondati da altri uomini che vi prendono in giro e vi insultano e sotto il tacco di una donna, che è anche vostra moglie. A proposito, mi fa mettere in modo che il mio cazzo e i miei testicoli siano visibili sul pavimento. Sento che appoggia la punta della scarpa sui miei genitali. Intanto passa un paio di manette a Francesco e gli chiede di ammanettarmi. Lo fa. Mi legano una caviglia alla scrivania e l’altra al divano. Non posso più muovermi. Ho paura.
- Adesso voglio che mi dici quanto sei verme … altrimenti ti faccio esplodere i coglioni!
Non mi è difficile dimostrare entusiasmo …
- Sono il tuo verme Messalina, sono solo il tuo zerbino! Vivo solo per te! Per leccarti le suole della scarpe, per essere usato da te!
- Sei proprio sicuro? Schifoso coglione?
Intanto sento che Francesco e Mauro si sono avvicinati e la stanno baciando e toccando. Io continuo a proclamare la mia natura di verme e cornuto. Sento che mi sta premendo con la scarpa contro i coglioni. Comincia a fare male, molto male.
- Ti fa male? Bastardo? Dimmi che ti piace sentire la mia scarpa sui tuoi coglioni! Dimmi che ti piace farti usare!
- Sì amore, fammi scoppiare i coglioni! Fammi tutto quello che vuoi! Schiacciami le palle!
Non so bene che dire, il dolore è grande, sento le mie palle deformarsi sotto il peso di Messalina. E sento Messalina che si sta ormai lasciando toccare in tutti i modi, sta godendo tra il modo in cui gli altri la toccano e il modo in cui mi sta umiliando. A mio modo sono orgoglioso di riuscire a contribuire al suo piacere. Improvvisamente mi sale con tutto il peso sopra i coglioni! Non riesco a trattenere un gemito di dolore. Sento che la cosa le piace particolarmente. La sento gemere e venire!
Finalmente scende dalle mie palle doloranti. L’orgasmo le è piaciuto. Mi lascia dove sono: sul pavimento freddo. Senza dirmi niente lei e gli altri vanno in camera. Li sento scopare, senza vederli, per le successive due ore. Finalmente sento tornare qualcuno. È Francesco.
Arriva nella stanza, nudo, e senza preavviso mi da un calcio nelle palle. Gemo. Mi slega.
- Coglione, ci siamo appena sbattuti tua moglie come una troia. Alzati e vieni di là.
Quando arrivo Messalina è ancora sul lettone, con le gambe bene aperte. Mi indica il comodino e una cannuccia.
- Nuovo giochino, amore. Prendi la cannuccia, infilamela nella fighetta e succhia tutto. C’è un bel cocktail di sperma per te.
Che fare? Non è la prima volta che succhio lo sperma dalla sua fighetta, ma con la cannuccia mai. La prendo, la infilo delicatamente tra le grandi labbra e inizio a succhiare. Mentre lo faccio sento Messalina
- Certo che sei proprio un grandissimo cornuto! Che schifo che mi fai!