mercoledì 5 novembre 2008

Un serata piena ...

Va bene,
entriamo nel merito. Sabato scorso abbiamo invitato a casa nostra Paolo e Maurizio, due ragazzi che sono sempre piaciuti molto a C. e che abbiamo frequentati sia singolarmente sia in coppia. Dovete capire che a questi incontri, io sono sempre tollerato, non ho mai una parte attiva. La parte del leone (o della leonessa) la fa M.
Siamo andati a mangiare in un bel ristorante. Questa è sempre una parte importante degli incontri di M. Lei non ama il tutto e subito. Preferisce che la serata si costruisca piano piano, potendo parlare di tutto e costruendo l'eccitazione durante una normale conversazione a tavola.
E poi sono convinto che a lei piace umiliarmi pubblicamente.
Infatti, anche in quella occasione, fu comunicato in modo chiaro che io ero il marito, sottolineando la cosa sia con la cameriera sia appena entrati nel locale. E ovviamente, nonostante io fossi il marito, non mancarono le occasioni per baciare e lasciarsi sfiorare anche dagli altri due cavalieri ...
Lei adora creare situazioni imbarazzanti. Uno dei suoi modi preferiti è iniziare a raccontare a tavola quanto io sia sottomesso a lei, da quanto tempo non vengo, come la ho aiutata a scegliere un completino intimo sexy per incontrarmi con loro, come non verrò neppure questa sera, e tante altre piccole cattiverie mentali e verbali. E ovviamente Paolo e Fabrizio, che non sono sciocchi, capiscono il gioco di M. e un po' lo condividono. E allora giù domande su come faccio a non venire da tanto tempo, se ho le palle gonfie, se mi piace veramente essere così sottomesso. Anche la cameriera, a un certo punto, deve avere sentito qualcosa, perché ha cominciato a girare sempre vicino al nostro tavolo e a guardarmi con un sorrisetto strano.
A un certo punto, a bruciapelo, M. mi ha guardato negli occhi, appena dietro il calice di vino bianco, e mi ha detto: "ti stanno scoppiando i coglioni, vero? a pensare che tra poco mi farò montare dai miei due amici?" Sia Paolo sia Fabrizio sono scoppiati a ridere, e io sono arrossito balbettando qualcosa di inintellegibile.
Per fortuna la cena è finita. Siamo usciti. Ho pagato con un certo imbarazzo alla cassa, mentre mi sentivo seguire dallo sguardo della cameriera. E siamo risaliti in macchina. Io guidavo e mia moglie e i due erano seduti dietro. In macchina la conversazione si è fatta più libera e più spinta.
- ti voglio trombare di brutto ...
- aspettate di essere a casa! Manzi ...
- no comincia a succhiarmi adesso
dai rumori e dalle frasi (e da quello che sbirciavo nello specchietto) ho intuito che Paolo si era tolto il cazzo dai pantaloni e si stava facendo succhiare da M. mentre Maurizio si accontentava di palpare il corpo di M. Per fortuna che abbiamo un posto macchina privato dal quale si sale direttamente in casa. Quando siamo arrivati lei aveva il vestito completamente aperto, le labbra da pompa.
Siamo saliti in casa e siamo finiti direttamente nel nostro salotto dove un grosso divano ci accompagna negli incontri multipli. Insomma, inutile che stia qui a raccontare tutti i dettagli della loro scopata. Lasciatemi solo dire che io, come spesso accade, non potevo neppure toccarmi, a parte i capezzoli, e sono rimasto ad osservare il trio a parte quando mi mandavano a prendere qualche cosa da bere. Diciamo che lei li ha presi dappertutto e in ogni modo, godendo parecchie volte.
Quando è arrivato il momento di sborrare, lei ha voluto trasformare il loro piacere in una occasione di umiliazione ulteriore per me. Si è coricata sul divano e ha chiesto ai suoi stalloni di sborrarle sul viso. Poi mi ha chiamato e ha voluto che la guardassi da vicino e intanto masturbava i due in modo che le grosse cappelle puntassero alle sue labbra. Dopo qualche momento, i due sono venuto, innaffiandola di abbondante sperma bianco ...
- che fai? non mi baci? puliscimi e ingoia tutto!
Sapevo che mirava a questo, ma io non potevo rifiutarmi in quel momento. Se solo mi avesse lasciato penetrarla, anche senza venire, per poter godere del suo corpo. Ma lei non me lo aveva chiesto e quindi io ho preferito non insistere e darmi da fare per leccarle via tutto lo sperma dal viso e dalle labbra.
E' stata un'esperienza umiliante ed eccitante allo stesso tempo. Sapere che M. gode di usarmi in questo modo mi eccita. Vuol dire che lei ormai è molto libera e non si fa problemi e quindi sono orgoglioso di me. Allo stesso tempo però mi umiliavano i commenti dei due che si stupivano dalla mia sottomissione e mi davano del cornuto e del frocio (e vedevo che M. sorrideva di questo genere di frasi).
Visto che io non ero ancora venuto, M. mi ha preso il cazzo in mano e mi ha detto:
- che dici? l'unico cazzo che non è venuto è il tuo ... e da parecchio! (sono tre settimane ormai)
- ti piacerebbe svuotarti i coglioni?
io ormai ero fuori di me, la supplicavo, supplicavo i due di convincerla a farmi venire. Ma vedevo che lei non muoveva la mano, evidentemente non voleva rischiare di farmi sborrare accidentalmente.
Intanto i due si erano ringalluzziti, assistendo alla mia umiliazione. Vedendoli ancora duri, M. perse presto interesse nel gioco con me.
- mi sa che dovrai aspettare ancora! maritino! i miei stalloni hanno ancora voglia! tu guarda e sentiti scoppiare i coglioni
la serata riprese e lei si diede veramente tutta ai due. E ogni volta che uno di loro veniva, spruzzandola di sperma, io dovevo leccare (due volte il buchino di dietro e una volta la sua incredibile rosea fighetta).
Ma alla fine, lei era soddisfatta. Non voleva più sentire parlare di farmi venire. E così ho portato ancora una volta pazienza. Paolo e Maurizio, ormai esausti, ci hanno salutato e se ne sono andati e io mi sono coricato accanto a lei, duro e frustrato come non mai, ma totalmente innamorato di mia moglie.

C.

1 commento:

Andrew ha detto...

Non ho dubbi che la cosa possa darti piacere. Capita anche a me di fantasticare su cose del genere e la parte del cuckold o cornuto contento mi eccita. Però mi chiedo: come possa essere possibile rimanere senza venire per settimane? Credo che ad un certo punto diventi quasi automatico e vieni senza nemmeno bisogno di toccarti.